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Che cosa sono i ransomware?

Il ransomware è un tipo di malware (software dannoso) che cifra e/o ruba i dati e li tiene in ostaggio in cambio del pagamento di un riscatto, che generalmente avviene in criptovaluta, ad esempio in bitcoin. Gli attacchi ransomware spesso cifrano i dati, impedendo alle vittime di accedervi a meno che non paghino un riscatto entro una data scadenza, decorsa la quale perdono definitivamente l'accesso. Il pagamento richiesto per una chiave di decifrazione può essere pari a centinaia o a milioni di dollari.

La storia dei ransomware e l'aumento degli attacchi

Sebbene i criminali informatici utilizzino gli attacchi ransomware da oltre 30 anni, negli ultimi anni ne è stato registrato un incremento molto significativo. Secondo l'FBI, gli attacchi ransomware hanno cominciato a diffondersi maggiormente nel 2012, e questa tendenza non sembra destinata a rallentare.

In passato, i tecnici esperti erano in grado di contrastare con facilità gli attacchi ransomware che bloccavano il computer o i file di un utente; negli ultimi anni però, questi attacchi sono diventati molto più sofisticati e, in diversi casi, le vittime non hanno altra scelta se non quella di pagare il riscatto o perdere i propri dati per sempre.

Un cambiamento recente e molto significativo, riscontrato in diverse famiglie di ransomware, consiste nell'aggiunta di una funzione per l'esfiltrazione dei dati. Questa nuova funzione consente ai criminali informatici di esfiltrare i dati sensibili dalle organizzazioni prese di mira prima di cifrarli. I dati esfiltrati rappresentano una sorta di polizza assicurativa per gli aggressori: anche se le vittime dispongono di ottimi backup, saranno probabilmente disposte a pagare il riscatto per evitare la divulgazione dei propri dati.

A causa delle limitazioni insite nelle tecnologie di sicurezza più obsolete, come i firewall di ultima generazione, la maggior parte delle organizzazioni non è in grado di ispezionare integralmente il traffico cifrato. Gli aggressori lo sanno bene, e lo utilizzano sempre di più per nascondervi i propri link e gli allegati dannosi.

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Il modo migliore per evitare l'esposizione ai ransomware, o a qualsiasi tipo di malware, è utilizzare il computer in modo cauto e responsabile. I distributori di malware sono sempre più esperti, perciò bisogna fare attenzione a ciò che si scarica e si apre con un clic.

U.S. Federal Bureau of Investigation (FBI)

Come funzionano i ransomware

Un'infezione da ransomware viene diffusa comunemente tramite e-mail di phishing e annunci con link infetti, oppure tramite siti web in cui viene inserito un malware. Queste truffe spesso sembrano provenire da un'organizzazione legittima o da qualcuno noto alla vittima (negli attacchi mirati) e inducono l'utente a fare clic su un link dannoso o ad aprire un allegato che distribuisce il payload del ransomware sul dispositivo.

Negli attacchi ransomware diretti a un utente, solitamente, sono documenti, foto e dati finanziari a essere bloccati e presi in ostaggio. Tuttavia, sebbene gli utenti siano prede facili, sono le multinazionali (in particolare le organizzazioni più grandi) a essere le vittime più appetibili. Se gli aggressori riescono a far scaricare il malware anche da un solo dipendente, sono in grado di diffonderlo da quel dispositivo alla rete, dove la posta in gioco è molto più alta. Oltre ai danni legati all'interruzione dell'attività causata da un attacco, si aggiunge la minaccia della perdita o esposizione dei dati, che può rivelarsi devastante e rappresentare un costo per l'azienda in termini monetari e reputazionali.

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Anche l'impatto economico e reputazionale degli incidenti ransomware, durante l'interruzione iniziale e, a volte, anche durante le lunghe attività di ripristino, si è rivelato significativo, sia per le grandi che per le piccole imprese.

U.S. Cybersecurity & Infrastructure Security Agency

Tipi/esempi di attacchi ransomware

Tra le varie tipologie di ransomware e di gruppi di ransomware, alcuni dei più comuni e conosciuti sono:

  • Cryptolocker: nel 2014, il malware CryptoLocker è stato in gran parte neutralizzato grazie a una collaborazione internazionale tra società di sicurezza e autorità. Tuttavia, il successo dell'operazione ha portato allo sviluppo di una serie di sue imitazioni.
  • GandCrab: secondo il report di VirusTotal Ransomware in Global Context , dal 2020 questa è la famiglia più diffusa, e ne fa parte il 78,5% dei campioni considerati per il report.
  • REvil/Sodinokibi: questo gruppo è noto per aver rubato grandi quantità di informazioni nel settore legale, nel settore dell'intrattenimento e in quello pubblico. Ha fatto notizia per la prima volta a maggio del 2020, per poi lanciare attacchi ogni mese da marzo a ottobre del 2021, incluso l'attacco a Kaseya VSA.
  • WannaCry: un cryptoworm ransomware destinato al sistema operativo Microsoft Windows che, dal suo rilascio nel 2017, ha colpito oltre 300.000 sistemi in tutto il mondo, e la cifra continua ad aumentare.
  • Ryuk: questo ceppo di ransomware è stato collegato a una serie di gruppi che ha colpito settori come la sanità, la pubblica amministrazione e l'istruzione, in particolare i sistemi scolastici statunitensi.
  • Evil Corp: questo gruppo è responsabile di Dridex, un tipo di malware distribuito tramite e-mail di phishing noto per il furto delle credenziali bancarie. Da allora è stato associato ad altri tipi di ransomware, come WastedLocker, BitPaymer e DoppelPaymer.

Questi sono solo alcuni degli esempi di ransomware più significativi, ma ogni giorno nascono nuove varianti, ciascuna progettata per vettori diversi. La tua organizzazione è davvero al sicuro dagli attacchi ransomware? Per scoprirlo, esegui gratuitamente un'analisi dell'esposizione alle minacce di Internet.

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Per quanto riguarda il ransomware, ciò che conta non è tanto la sofisticazione tecnologica, quanto lo sfruttamento dell'elemento umano. Semplicemente, è la versione digitale di un'antica tattica criminale.

Institute for Critical Infrastructure Technology

Ransomware as a Service (RaaS)

Il ransomware as a service è un prodotto della popolarità e del successo dei ransomware. Come per molte soluzioni SaaS legali, solitamente, gli strumenti RaaS sono basati su un abbonamento. Sono spesso economici e prontamente disponibili sul dark web, e forniscono a chiunque una piattaforma per lanciare un attacco, anche a coloro che non dispongono di competenze di programmazione. Se un attacco RaaS ha successo, il denaro incassato con il riscatto viene diviso tra il provider del servizio, il programmatore e l'abbonato.

Le best practice per la prevenzione dei ransomware

Alcune organizzazioni investono in assicurazioni per la sicurezza informatica al fine di coprire i costi di un eventuale attacco informatico o di una violazione dei dati, ma la scelta migliore per contrastare i ransomware è la prevenzione. Per proteggere la propria organizzazione dai ransomware, la CISA, l'Agenzia statunitense per la sicurezza informatica e delle infrastrutture, e l'FBI consigliano quanto segue:

  • Eseguire il backup dei computer, in modo da poter ripristinare il sistema allo stato precedente.
  • Archiviare i backup separatamente, ad esempio su un hard drive esterno o sul cloud, in modo da renderli non accessibili dalla rete.
  • Aggiornare e applicare le patch ai computer per eliminare le vulnerabilità nelle applicazioni e nei sistemi operativi.
  • Offrire ai dipendenti sessioni formative continue e obbligatorie, per sensibilizzarli sul tema della sicurezza informatica e assicurarsi che siano a conoscenza delle minacce informatiche esistenti e delle best practice di sicurezza da adottare. Inoltre, è bene accertarsi che i dipendenti prestino attenzione alle proprie e-mail, anche se inviate da mittenti conosciuti, e che ne verifichino la legittimità prima di aprire qualsiasi allegato o cliccare su un qualsiasi link.
  • Creare un piano di continuità per le procedure correttive da seguire nel caso in cui l'organizzazione venga colpita da un attacco ransomware.
  • Utilizzare un software antimalware e/o antivirus per aiutare gli utenti a bloccare le minacce prima che possano provocare danni.
  • Implementare solide misure di autenticazione, utilizzando lo zero trust per impedire agli hacker di violare la rete, le applicazioni e i dati.

Le migliori difese tecnologiche

La moderna tecnologia di difesa dai ransomware non è solo altamente efficace, ma anche facile da distribuire. Una protezione adeguata contro i ransomware inizia con l'adozione di un profilo di sicurezza creato in modo nativo sul cloud, per proteggere utenti, applicazioni e dati sensibili dagli attacchi, indipendentemente dal luogo da cui si connettono gli utenti o dai dispositivi utilizzati.

Per stare al passo con le più comuni minacce ransomware di oggi, la strategia di prevenzione deve comprendere i seguenti principi e strumenti, per evitare l'esposizione dei dati, l'interruzione delle attività o la perdita di tempo e denaro:

  • Utilizzare la quarantena in una sandbox basata su AI per bloccare e ispezionare i contenuti sospetti prima di consentirne il passaggio al destinatario
  • Ispezionare l'intero traffico cifrato con SSL/TLS per garantire l'assenza di minacce nascoste
  • Implementare la protezione sempre attiva per gli utenti sulla rete e fuori dalla rete

Senza un sistema di sicurezza dedicato, nessuna azienda, grande o piccola che sia, è al sicuro dai ransomware. Evita che la tua azienda sia la prossima vittima dei ransomware o che faccia notizia per aver subito un attacco.

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